26 Ott Digitale e vita quotidiana nell’era della audio revolution.
Digitale e vita quotidiana nell’era della audio revolution.
Il futuro già presente della comunicazione è l’audio. O meglio, il futuro della comunicazione è un ritorno dell’audio. Pensiamoci un attimo: la dimensione orale della comunicazione è vecchia come il mondo e tra le prime cose che impariamo a fare come esseri umani c’è l’ascoltare. D’altronde, percepiamo le voci che ci circondano già prima di nascere e durante l’infanzia tutti abbiamo chiesto a mamma e papà di raccontarci storie.
L’oralità fa parte di noi e la voce è stata a lungo l’unico mezzo che gran parte della popolazione aveva a disposizione per comunicare. Ma l’era della televisione prima e del digitale poi ci ha travolti con immagini e video, togliendo sempre più spazio alla parola scritta, ma soprattutto detta. Adesso l’audio si riprende lo spazio che gli è dovuto.
Se è vero che non abbiamo mai scritto così tanto come in questo periodo storico – mail, messaggi istantanei, post sui social – è altrettanto vero che il tempo che trascorriamo a leggere sui dispositivi digitali risponde a norme diverse, rispetto alla lettura sequenziale (quella che facciamo di un romanzo, per esempio): ci fermiamo a leggere solo se la nostra attenzione è attirata nei primi secondi, altrimenti perdiamo interesse e passiamo oltre. E se ci fermiamo? Facciamo una lettura di tipo selettivo, creandoci una mappa concettuale e saltando tra le righe del testo. Croce e delizia di ogni copywriter e social media manager.
Questo non accade con i contenuti audio. Per esempio, prestiamo molta più attenzione, e per molto più tempo, a un podcast, perché richiede un minore sforzo mnemonico e soprattutto perché è possibile ascoltarlo anche mentre siamo occupati a fare altro (attività fisica, spostarci sui mezzi pubblici, cucinare, etc.). Inoltre, quando ascoltiamo un contenuto audio, il nostro cervello è più veloce nel comprendere il senso generale, anche dovessero sfuggire dei dettagli. Poco male se non abbiamo pagine da sfogliare per rileggere quello che non abbiamo capito.
Ci troviamo quindi in un momento di inversione, dal formato scritto a quello audio, e lo possiamo notare anche nell’evoluzione della tecnologia che già utilizziamo quotidianamente. Gli assistenti vocali si stanno diffondendo in ogni casa e automobile, i nostri smartphone rispondono ai comandi vocali e adesso iniziano a farlo alcune smart tv. Sono sempre di più i siti web e le app che stanno integrando i comandi vocali nelle proprie funzionalità, per essere navigabili senza la necessità di restare incollati allo schermo. Pensate che LinkedIn ha aggiunto tra le sue funzioni la possibilità di registrare la pronuncia corretta del proprio nome da aggiungere al profilo. L’ascolto dei già nominati podcast sta crescendo esponenzialmente, così come la produzione di audiolibri. Ci servono altre prove per constatare che l’era dell’audio è ormai arrivata?
Come esseri umani, siamo orientati positivamente verso i contenuti audio principalmente perché:
- richiedono uno sforzo attivo minore, ma nello stesso momento intrattengono, aggiornano, informano, approfondiscono;
- bastano le cuffie o un diffusore per ascoltarli, e contemporaneamente con le mani possiamo continuare a fare altre cose;
- la voce riesce a creare un rapporto più intimo e personale con l’ascoltatore e attiva in meccanismi dell’affezione.
Se spostiamo la riflessione dal punto di vista degli ascoltatori a quello di brand, aziende e professionisti, è chiaro come l’audio offre nuove occasioni di contatto con il pubblico e ormai non può più essere escluso da una strategia di comunicazione integrata e multicanale, viste le potenzialità date dai motivi appena elencati.
Pensiero visibile crede così tanto nel potere dell’audio e della voce che ha abbracciato questo mondo da anni e ha da poco fondato una casa di produzione ed edizioni audio. Si chiama Storie avvolgibili, si occupa principalmente di progettare, produrre e distribuire podcast branded e narrativi, ma anche di sound design e contenuti audio in genere. Buon ascolto!
di
Sara Leano
Content editor
Sono Sara e il mio tempo lo passo più che altro nel regno della fantasia. Amo la pizza, i musical e le parole. Ho una mensola di libri in equilibrio precario che aspettano di essere letti e una lista infinita di serie tv che aspettano di essere guardate. Quando devo tornare alla realtà il mio mondo lo indosso sulle t-shirt.